La torre della ex-centrale idroelettrica, in origine un molino rappresenta un importante edificio storico posto sulle acque di un canale artificiale a pochi metri dall’alveo del fiume Tevere ed è delimitata dal Bosco Didattico di Ponte Felcino.
Il progetto di restauro prevede la realizzazione di un Centro didattico naturalistico per una giusta valorizzazione del paesaggio fluviale, connotato da elementi di pregio quali l’ansa degli Ornari, il bosco di Collestrada e lo stesso Bosco Didattico di Ponte Felcino. L’istituzione di un Centro Naturalistico Regionale a Ponte Felcino si colloca in sinergia con le realtà già esistenti nel territorio regionale dedicate all’attività di educazione ambientale (centri di esperienza di educazione ambientale, laboratori didattici, aule verdi) e, soprattutto, con quelli presenti o in fase di realizzazione nell’area del perugino.La realizzazione del Centro consentirebbe inoltre il recupero della struttura della Torre del Molino della Catasta, permettendo di attuare un’azione di tutela e riuso compatibile in un contesto di elevato valore storico ed ambientale.La torre fa parte di un complesso architettonico che si trova lungo il canale artificiale del Tevere, che parte dalla chiusa della nuova centrale idroelettrica a Villa Pitignano per arrivare nelle vicinanze del ponte di Ponte Felcino.Il complesso è costituito da quattro corpi di fabbrica, di cui uno è la torre vera e propria; gli altri invece sono di epoca successiva, modificati e restaurati in base alle esigenze ché di volta in volta si presentavano. La torre, costruzione tipicamente medioevale può essere datata intorno al 1300, ed è analoga ad altre presenti in altri paesi del circondario, situate anch’esse lungo il Tevere, dove rivestivano enorme importanza socio-economica e, essendo a difesa del sistema di mulini destinati alla macinazione del grano.